HOME cccc    

MOTUS

You were nothing but wind

17 ottobre ore 18





 
 
 


ideazione e regia Daniela Nicolò, Enrico Casagrande e Silvia Calderoni
con Silvia Calderoni
suono Enrico Casagrande
luce Daniela Nicolò
fonica Martina Ciavatta
props e sculture sceniche _vvxxii
video e grafica Vladimir Bertozzi
produzione Francesca Raimondi
organizzazione e logistica Shaila Chenet
promozione e comunicazione Marta Lovato con Francesca Lombardi
distribuzione internazionale Lisa Gilardino
una produzione Motus
con il sostegno di MiCRegione Emilia-Romagna

 

O mia stirpe, vela gonfia di gloria che sbatte al sole,
il vento cade e tu sprofondi:
Tu non eri che vento.


(Le Troiane di J.P. Sartre)



Dopo la lunga ricerca per la costruzione di Tutto Brucia, spostiamo il fuoco sulla figura di Ecuba, con un gesto scenico performativo che si allontana dalla teatralità originaria del progetto.
Silvia Calderoni incarna questa donna agguerrita, ne traduce la disperazione e la furia.
Qui, attraversando anche l’Ecuba di Euripide - dove Polimestore le predice che si trasformerà in una “cagna nera con gli occhi di fuoco” - entreremo negli scenari post umani di “un mondo a venire” dove echeggiano soprattutto i latrati di Ecuba,
“che sono in realtà prove di un’altra lingua, la «lingua minore» di cui parlano Deleuze e Guattari nel loro libro su Kafka, cioè di una lingua che viene dopo il potere e la violenza, una lingua che non dice più al mondo come deve essere, ma che accompagna il mondo che c’è, lo segue e lo solleva (…) è la lingua misteriosa che parlerà l’umanità dopo che tutto è bruciato. 
Una lingua terra terra, né umana ma nemmeno non umana, polverosa e umile.
Ora c’è solo la cenere, e i corpi. Ma il terreno è sgombro. 
Qualcosa può cominciare.”

(Felice Cimatti, dalla recensione a Tutto Brucia )

Nel 1991 nasce Motus, compagnia nomade e indipendente, in costante movimento tra Paesi, momenti storici e discipline. I fondatori Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, animati dalla necessità di confrontarsi con temi, conflitti e ferite dell’attualità, fondono scenicamente arte e impegno civile attraversando immaginari che hanno riattivato le visioni di alcuni tra i più scomodi “poeti” della contemporaneità.

Il gruppo, esploso negli anni Novanta con spettacoli di grande impatto emotivo e fisico, ha saputo e sa prevedere e raccontare alcune tra le più aspre contraddizioni del presente, ha attraversato e creato tendenze sceniche ipercontemporanee, interpretando autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke o l’amato Pasolini, per approdare a una Tempesta shakesperiana, interpolata da Aimé Césaire, capace di evocare la tragedia che può essere la migrazione e di creare instant community in tutto il mondo. I temi del confine – fisico, geografico, mentale – e della libertà di attraversarlo, rimangono centrali anche nei lavori più recenti, come l’acclamato MDLSX o la co-produzione italo-newyorkese Panorama. Dopo la radicale rilettura di Antigone alla luce della crisi greca, continua lo scavo fra le più scomode figure femminili del tragico con Tutto Brucia, che pone la questione fortemente politica di quali siano i corpi degni di lutto.

Il lavoro artistico della compagnia è attraversato da un intenso programma formativo di incontri pubblici, lezioni e masterclass presso atenei italiani e stranieri: dall’università IUAV di Venezia, a La Manufacture – Haute école de théâtre de la Suisse Romande di Losanna e al Master DAS Theatre dell’Academy of Theatre and Dance di Amsterdam.

Hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi UBU e prestigiosi premi speciali per il loro lavoro.
Liberi pensatori, portano i loro spettacoli nel mondo: da Under the Radar (NYC) a TransAmériques e PuSh Festival (Canada), da Santiago a Mil (Cile) al Fiba Festival (Buenos Aires), da Adelaide Festival (Australia) a MITsp (Brasile), da Taipei Arts Festival (Taiwan) a Hong Kong International Black Box Festival, oltre che in tutta Europa.

Nel 2010 Enrico Casagrande, a rappresentanza di tutto il gruppo, è direttore artistico della 40a edizione del Santarcangelo Festival, che nel 2020 invita nuovamente la compagnia alla Direzione Artistica del Festival, per un’edizione straordinaria celebrativa del suo 50° anniversario. L’irruzione della pandemia di Covid-19 impone un ripensamento del progetto, che si dilata su 12 mesi divenendo un viaggio in tre atti, con preludio d’emergenza nel luglio 2020, intermezzo invernale online e gran finale nel luglio 2021.