|  | un progetto di BLUEMOTIONda Hold your own/resta te stessa di Kate Tempest
 traduzione di Riccardo Duranti
 regia Giorgina Pi
 con Gabriele Portoghese
 dimensione sonora Collettivo Angelo Mai
 bagliori Maria Vittoria Tessitore
 echi Vasilis Dramountanis
 costumi Sandra Cardini
 luci Andrea Gallo
 direzione di produzione Alessia Esposito
 comunicazione Benedetta Boggio
 una produzione 369gradi/Angelo Mai/Bluemotion
 ringraziamo il Comune di Ventotene, Massimo Fusillo, Cecilia  Raparelli e la Terrazza Paradiso
 
   Siamo sempre soggetti in divenire,SEMPRE
 sul punto di diventare altro
 Rosi Braidotti
 Tiresia è il veggente che sa, che conosce ciò che si dovrebbe  fare. Fa paura ascoltarlo, il suo corpo conturba, è al di fuori dell’ordine  naturale, è un corpo che vive più sessualità, più età in una vita. Quando i  suoi occhi smettono di vedere iniziano a leggere il futuro. Tiresia è un’entità  che nell’Ade custodisce le risposte, è tramite tra l’umano e il divino. È fuori  dalla retorica del potere, è continuamente una frattura nella narrazione, e con  le sue vizze mammelle- per dirla con Eliot - vive in mezzo alle piccole cose, non è  gerarchico nel sapere e nell’esperire. Kate Tempest lo/a osserva vagare:  ragazzino timido, giovane donna che scopre amore e chiaroveggenza, anziano  solitario e molto altro.
 Accanto divinità antiche si mischiano con noi stanchi alla  fermata dell’autobus, un piccolo parco di periferia diventa bosco sacro e il  mito denuncia intima. Tante vite in una vita, tante e tanti noi in continua  metamorfosi per rimanere ciò che scopriamo di essere. Tiresia è via d’uscita alla  natura, le sue tante e sfrontate vite sfidano l’ordine naturale, sorpassano le regole  sessuali e la gerarchia del tempo: Tiresia è simultaneità. Tra vecchi dischi e nuove  impressioni, un corpo solo, quello di Gabriele, all’ora viola, sospesa tra  giorno e notte, segue orme poetiche e sonore, per le strade di un mondo che  morendo rinasce. Hold your own/Resta te stessa corteggia Tiresia di Eliot che  identifica l’indovino nel poeta, che sa unire il misterioso tema dell’origine  insieme alla veggenza del non ancora. Facciamo allora che i versi siano in  carne ed ossa, proprio come nella spoken word poetry, mettiamoci in cerchio ad  ascoltarli. La nostra vita di adesso è lacerata e frastornata da ferite  ancestrali dovute a questa nuova peste e da pressioni soffocanti causate dalla  ferocia rinnovata del capitalismo. Difficile trovare la forza di restare se  stesse/i. Abbiamo chiesto aiuto a chi non ha bisogno di guardare per sapere.  Tiresia per noi è un rito. “Tiresia, vienici a parlare” chiede Kate Tempest e  noi con lei. Stavolta ti ascolteremo. Siamo qui che vogliamo capirti. Sappiamo  che vedi fino in fondo nel passato, tu non perdi la memoria come noi, non ti  preoccupi di piacere, sei povero, vecchio, vagabonda, sporco, trans, in mezzo  alle cose, sempre imprevisto. Qualcosa nel crepuscolo in arrivo sussurra di  non tormentarsi le mani. Non importa ciò che oggi perdiamo. Non è ancora  domani.
 Giorgina Pi
 
 BLUEMOTION è una formazione 
      nata a Roma all’interno dell’esperienza  artistica e politica dell’Angelo Mai. Performer, registi, musicisti e artisti  visivi si uniscono per creare a partire dalle proprie suggestioni, confrontando  i propri sguardi sul presente e sull’arte. Le opere di Bluemotion sono sempre  creazioni collettive, risultato dello scambio e delle visioni dei membri del  gruppo. Bluemotion crea, vive e condivide nello spazio indipendente per le arti  Angelo Mai. Gli artisti di Bluemotion sono anche attivisti nel campo dei  diritti umani e dei diritti dei lavoratori dello spettacolo. Dal 2015 Bluemotion  è impegnata nella diffusione in Italia dell’opera della drammaturga inglese  Caryl Churchill, partecipando al progetto teatrale ed editoriale Non  Normale, Non Rassicurante. Progetto Caryl Churchill, attraverso mise en  espaces, traduzioni, radiodrammi [in particolare Non Non Non Non Non  Abbastanza Ossigeno per Rai Radio3] e soprattutto direzione di spettacoli  tra cui Caffettiera Blu, Settimo Cielo, Not not not not not  enough oxygen. Dal 2019 lavora sulla scrittura della poeta, rapper e  performer Kate Tempest e a dicembre 2019 debutta con Wasted e a febbraio  2020 inizia il progetto Tiresias. L’Angelo Mai e Bluemotion nel 2016  ricevono il premio Ubu Franco Quadri.   |  |  |