5.10 /set/ '13 Forlì
         
  edizioni
2012 .1994
in aggiornamento continuo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

laboratorio filosofico.

Critica della Ragion Creativa

CrisalideXX ha proposto a Paolo Vignola, presente nel 2012 con un suo intervento alla giornata di studi «How shall I act? Per una filosofia della realtà», di pensare per l’edizione 2013 ad un laboratorio filosofico che potesse coinvolgere altri pensatori e che fosse aperto al pubblico. 
Paolo Vignola ha ideato il concept di questa avventura e sarà il coordinatore, da giovedì 5 a sabato 7 settembre, del Laboratorio Filosofico “Critica della Ragion creativa” che vedrà la partecipazione degli studiosi Riccardo Baldissone, Vincenzo Cuomo, Eleonora de Conciliis, Alberto Martinengo e Alessia Solerio.
Ecco come il filosofo genovese ci introduce al nucleo del progetto:
“Il punto di partenza tematico, di quello che deve essere inteso come un percorso collettivo di stampo estetico-politico, è la salute della creatività. Ragionare sulla creatività, in un'ottica filosofica attenta tanto alle condizioni quanto alle ripercussioni sociali, significa innanzitutto muovere il pensiero verso tre questioni fondanti per la filosofia novecentesca: la potenza, il potere e la relazione. È attorno a questi tre fuochi, opportunamente pluralizzati (potenze, poteri, relazioni), che si svilupperanno le tre giornate del Laboratorio, divise a loro volta in mattinate e pomeriggi per poter offrire due forme differenti alle fasi del lavoro. Le mattinate si svolgeranno infatti a porte chiuse, mentre i pomeriggi prevederanno la presenza del pubblico, che potrà intervenire alla fine delle 6 brevi relazioni (20 minuti max. ciascuna). Vediamo dunque le ragioni di questa formula che, almeno in Italia, rappresenta una sperimentazione inedita e controcorrente rispetto alla tendenza spettacolare a riunire grandi nomi per un “Evento” da consumare in giornata.
I 6 partecipanti del laboratorio si riuniranno “privatamente” durante le mattine di giovedì, venerdì e sabato, per confrontarsi sui temi individuati – attorno ai quali, nei mesi precedenti, hanno avuto modo di confrontarsi condividendo le proprie pubblicazioni – e per illustrare così le proprie prospettive, costruite nel corso dei loro anni di ricerche e di pubblicazioni. Si è scelta, per le mattine, la modalità in qualche modo privata, e comunque riservata agli addetti ai lavori, nell'intenzione di poter offrire agli studiosi, che da anni lavorano alacremente con concetti filosofici, uno spazio-tempo adatto ad ospitare ciò che difficilmente si può vivere durante un convegno: la necessaria complessità dell'argomentazione di fronte a ciò che è inedito ma che deve essere esplicitato, i dissidi che spesso restano inespressi, l'autentica curiosità nei confronti dell'interlocutore, fino all'invenzione “dal vivo” di un concetto o di una strada alternativa a quelle che sembravano date. In tal modo sembra perciò aprirsi la possibilità dell'imprevisto e se scontro tra i partecipanti ci sarà, potrà manifestarsi su di un piano teorico composto da prospettive ancora in progress, ma già rodate per con-correre (che innanzitutto dovrebbe significare correre assieme!) all'instaurazione di un piano successivo, plurale, eterogeneo e soprattutto strategico. Ed è questa l'autentica posta in gioco di un laboratorio al chiuso: costruire, anche attraverso il polemos, una strategia plurale d'intervento teorico sui temi che assillano tanto i saperi del XXI secolo quanto i vissuti di chi questo secolo lo sta attraversando.

Dal chiuso del laboratorio, la sfida di questa operazione si sposterà allora all'aperto, nell'esposizione  di fronte al pubblico delle prospettive dei singoli partecipanti, maturate nel confronto “privato” con i propri colleghi e sul punto di comporre una strategia plurale assolutamente nuova, dal momento che non esisterà – sempre se riuscirà a formarsi – prima del lavoro vivo del laboratorio. La strategia è qui da intendersi come la logica di una stratificazione, quella dei saperi e in questo preciso caso dei concetti, che sappia resistere alla degradazione commerciale della creatività, così come al disagio delle teorie filosofiche novecentesche di fronte a una civiltà che, dal punto di vista dell'intelligenza collettiva, dunque dell'intelligenza e della collettività, pare essere sempre più pericolosa, innanzitutto per se stessa.”
 

 

Programma...............................................................................

h 10:00 > 13:00 / Ridotto Teatro Diego Fabbri
h 15:00 > 18:00 / Palazzo Albertini / aperto al pubblico

mattine /

1° giorno - giovedì 5
        (Potenze): Creazione e Immagine

  • Paolo Vignola, Introduzione: Per una sintomatologia della creatività
  • Alberto Martinengo: Dalla svolta linguistica alla svolta iconica. Una terza rivoluzione copernicana?
  • Vincenzo Cuomo: Per una critica dell'economia politica della potenza creativa

2° giorno - venerdì 6
        (Poteri): Creatività e Necessità

  • Eleonora de Conciliis, Il potere della comparazione
  • Paolo Vignola, Elogio e sintomatologia della comparazione

3° giorno - sabato 7
        (Relazioni): Intelligenza collettiva e Stupidità

  • Alessia Solerio, Dalle angosce esistenziali alle nevrosi concettuali: un'antropopoiesi della percezione
  • Riccardo Baldissone, Per una genealogia della soggettivazione

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pomeriggi /

1° giorno - giovedì 5
        Potenze.

  • Eleonora de Conciliis, Autopoiesi del soggetto versus ermeneutica del sé
  • Alberto Martinengo, Prima del pensiero: l’immagine
  • Alessia Solerio, L'analogia come metafora assoluta: un'inversione di prospettiva
  • Paolo Vignola, Vecchie, nuove e nuovissime immagini del pensiero
  • Vincenzo Cuomo, De-creazione, crudeltà e distruzione nell'arte
  • Riccardo Baldissone, L'invenzione della tradizione filosofica

2° giorno - venerdì 6
        Poteri.

  • Alberto Martinengo, Costruire mondi di immagini
  • Alessia Solerio, Linee guida per un'archeologia del pensiero proporzionale
  • Riccardo Baldissone, Sul contributo della descrizione critica dei poteri alla loro costruzione
  • Eleonora de Conciliis, Il potere pastorale come potere comparativo
  • Vincenzo Cuomo, Potere dei media e pratiche (artistiche) di libertà
  • Paolo Vignola, Biopoteri e biopolitiche della cura

3° giorno - sabato 7
        Relazioni.

  • Alessia Solerio, Psicopatologie dei modi del pensiero: trasformare l'epistemologia in unasintomatologia
  • Eleonora de Conciliis, La stupidità del capitalismo
  • Paolo Vignola, Sintomatologia delleRelazioni di potere e dominio della stupidità
  • Vincenzo Cuomo, Relazioni (capitalisticamente) fruttuose e relazioni (eroticamente) pericolos
  • Alberto Martinengo, Violare le regole, violare secondo le regole
  • Riccardo Baldissone, Dei soggetti collettivi
     
       
 
5.6.7 set
laboratorio filosofico a cura di: Paolo Vignola /
con: Riccardo Baldissone /
Vincenzo Cuomo
/
Eleonora De Conciliis
/
Alberto Martinengo
/
Alessia Solerio
/

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h 10 > 13/ Ridotto Teatro Diego Fabbri
h 15 > 18 / Palazzo Albertini / aperto al pubblico

ingresso gratuito
per info: 0543.370506 / masque@masque.it

 
       
   
 
 

Paolo Vignola (Albenga 1978) dottore di ricerca in Filosofia, è attualmente borsista post-doc presso l'Università di Genova, dove collabora con le cattedre di Filosofia della Scienza e di Storia della Filosofia Contemporanea. I suoi interessi di ricerca riguardano la filosofia francese contemporanea, con particolare riferimento a Deleuze e Derrida, l’estetica, i nuovi media e il rapporto tra tecnologie e neuroscienze. Recentemente ha incominciato a sviluppare la suggestione deleuziana relativa al ruolo della letteratura come “sintomatologia della civiltà”, cercando di traghettarla dal piano estetico-letterario a quello concettuale e sociale. È membro del comitato di consulenza scientifica di “Millepiani” e collabora con le riviste “Kainos” e “Officine filosofiche”. Oltre a saggi e articoli su riviste filosofiche, ha pubblicato in volume Le frecce di Nietzsche. Confrontando Deleuze e Derrida (Ecig, Genova 2008); La lingua animale. Deleuze attraverso la letteratura (Quodlibet, 2011); con Jacopo Vignola, Sulla propria pelle. La questione trascendentale tra Kant e Deleuze (Aracne, Roma 2012). Ha inoltre tradotto e curato l'edizione italiana del libro di Bernard Stiegler, Reincantare il mondo. Il valore spirito contro il populismo industriale (Orthotes, Napoli 2012).

 

Riccardo Baldissone (Roma, 1959) è membro onorario del Birkbeck Institute for the Humanities, Birkbeck College, University of London e ricercatore aggiunto presso il Centre for Human Rights Education, Curtin University a Perth, Western Australia. Il suo ultimo progetto di ricerca arrivato a conclusione è un’indagine genealogica in parallelo sui diritti umani e sui discorsi dell’economia, della filosofia e delle scienze moderne costruiti come una famiglia di fondamentalismi, ed è in considerazione presso Routledge. Riccardo è da anni impegnato nell’esplorazione dei processi di rimozione delle molteplicitá nel pensiero occidentale, i cui fuochi privilegiati sono la costruzione del linguaggio ontologico in Platone e Aristotele, la sua ricostituzione medievale come  struttura concettuale, e la ricezione dei tentativi moderni (da Stirner in poi) di trascendere l’orizzonte del concetto.
Riccardo ha partecipato come relatore e organizzatore a conferenze internazionali e pubblicato articoli su giornali accademici di filosofia, giurisprudenza, economia, sociologia, pedagogia e politica, alcuni dei quali accessibili in rete. Tra le sue ultime pubblicazioni, ‘The Multiplicity of Nothingness: A Contribution to a Non-Reductionist Reading of Stirner’ in Max Stirner, Saul Newman ed. (London: Palgrave Macmillan, 2011), and ‘Beyond the Modern Synecdoche: Towards a Non Fundamentalist Framework for Human Rights Discourse’ in Activating Human Rights and Peace: Theories, Practices and Contexts, Rob Garbutt, Bee Chen Goh and Baden Offord eds. (London: Ashgate Press, 2012).

Vincenzo Cuomo (Torre Annunziata 1955) è docente di Filosofia e Storia nei Licei statali e co-direttore di “Kainos. Rivista on line di critica filosofica” (www.kainos.it). Laureatosi in Filosofia a Napoli nel 1978, con una tesi sui Minina moralia di Th. W. Adorno, sin dagli anni Ottanta ha dedicato studi e ricerche in prevalenza all'estetica dei media e alla filosofia della tecnica. Ha collaborato con alcune Università italiane (Salerno, Napoli “Federico II”) e europee (Nice- Antipolis), insegnando in master post-laurea. Presso l'Università di Salerno, dal 1985 al 2009 ha collaborato attivamente al progetto “Artmedia” diretto da Mario Costa. Ha pubblicato saggi in varie riviste, tra cui Rivista di estetica, Ligeia, Fata Morgana, Kainos, e in libri collettanei. Tra le sue curatele c'è quella del volume di scritti di Th. W. Adorno, La musica, i media e la critica, Tempo Lungo, Napoli 2002.I suoi libri sono i seguenti: La parole della voce. Per una filosofia della phoné, Edisud, Salerno 1998; Del corpo impersonale. Saggi di estetica dei media e di filosofia della tecnica, Liguori, Napoli 2004; Al di là della casa dell'essere. Una cartografia della vita estetica a venire, Aracne, Roma 2007; Figure della singolarità. Adorno, Kracauer, Lacan, Artaud, Bene, Mimesis, Milano 2009; C'è dell'io in questo mondo? Per un'estetica non simbolica, Aracne, Roma 2012.

 
                     
   
 

Eleonora de Conciliis (Napoli 1969) ha svolto gli studi di filosofia e l’iniziale attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e presso l’Università di Salerno; dal 2001 insegna filosofia nei licei statali; dal 2006 è capo-redattrice della rivista di filosofia on line Kainos (www.kainos-portale.com); da anni collabora con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (IISF), dove ha organizzato diversi convegni e tenuto alcuni seminari. Dopo aver studiato alcune figure della cultura ebraica diasporica (soprattutto Benjamin, Canetti e Kafka, ma anche Lévinas e Arendt) e della sociologia tedesca (Simmel, Elias), negli ultimi anni ha spostato la sua attività di ricerca su Foucault, Baudrillard e Bourdieu, occupandosi in particolare delle metamorfosi dei processi di soggettivazione nella società occidentale contemporanea. Oltre a numerosi articoli e saggi pubblicati su riviste, ha pubblicato monografie su Simmel, Kafka e Benjamin, e curato volumi collettanei su Foucault (Dopo Foucault. Genealogie del postmoderno, Mimesis 2007), Canetti (La provincia filosofica. Saggi su Elias Canetti, Mimesis 2008) e Baudrillard (Jean Baudrillard, o la dissimulazione del reale, Mimesis 2009). I suoi libri più recenti sono Il lusso della differenza. Ipotesi sul processo di soggettivazione (Filema 2006); Pensami, stupido! La filosofia come terapia dell’idiozia (Mimesis 2008), Il potere della comparazione. Un gioco sociologico (Mimesis 2012).

 

Alberto Martinengo (Torino, 1978) è dottore di ricerca in Filosofia ed Ermeneutica filosofica. Attualmente è assegnista di ricerca e docente a contratto all’Università di Torino. Si occupa del dibattito post-ermeneutico, in dialogo con l’estetica e il decostruzionismo. È autore di articoli pubblicati in Italia e all’estero, oltre che di due monografie su autori contemporanei: Introduzione a Reiner Schürmann (Meltemi, 2008) e Il pensiero incompiuto. Tempo, linguaggio e memoria nell’ermeneutica di Paul Ricoeur (Aliberti, 2008). Per De Gruyter ha curato nel 2012 il volume Beyond Deconstruction: From Hermeneutics to Reconstruction.
È inoltre redattore della rivista Iride. Filosofia e discussione pubblica (il Mulino) e di Tropos. Rivista di ermeneutica e critica filosofica (Aracne). Attualmente sta lavorando sui temi della creatività, con riferimento particolare al linguaggio metaforico.

Alessia Solerio (Sanremo 1985). Laureata con dignità di stampa nel marzo 2012 con una tesi all’incrocio tra epistemologia ed antropologia, intitolata Centro di gravità permanente. I contributi del pensiero analogico alla filosofia della scienza. Dal 2009 partecipa al Tavolo di Antropologia, presieduto dalla prof.ssa Consigliere e dal 2011 al Laboratorio Mappe. Spazio Interdisciplinare Sistemi di Conoscenza. È in via di pubblicazione un articolo intitolato Enzo Melandri: Through the Looking Glass. Attualmente lavora in un doposcuola ed è volontaria presso la comunità terapeutica Riviera Flowers, che opera nell’ambito delle tossicodipendenze.