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edizioni
 
2016 .1994
 
 
 

Di Eva Geatti e Nicola Toffolini
Con Theo, Eva Geatti e le voci di Guido Beretta e Filippo Pagotto
Musiche, registrazioni e suono dal vivo Marcello Batelli
Grafiche Alberto Merlin
Collaborazione alla drammaturgia Tommaso Granelli
Luci Cosmesi, Enzo Fascetto Sivillo
Programmazione interattiva Frank Halbig
Consulenza per l’allestimento Giovanni Brunetto e Federico Bacci
Con la collaborazione dell’Orchestra giovanile di Firenze
Musicisti Marcello Batelli, Janet Zadow, Riccardo Senesi, Filippo Scarafia, Roberto Seidita,
Jacopo Pitta
Amichevole collaborazione Sarah Chiarcos, Emanuele Kabu, Michele Bazzana,
Davide Macor e Debora Ercoli
Produzione Cosmesi, 2015
Co-produzione Centrale Fies
In collaborazione con Ateliersi, Murmuris/Teatro Cantiere Florida, residenza artistica presso Kinkaleri | spazioK.prato centro di residenza regionale
Si ringrazia Le Murate Progetti Arte Contemporanea, Accademia Musicale di Firenze



Di Natura Violenta muove la sua ricerca attraverso le coordinate orizzontali di voci e parole, sovrapposizioni e stratificazioni, dove l’immagine è ridotta all’osso perché è dell’isolamento che intendiamo parlare.

Un intreccio di soglie, confini, umori sfuocati, raggiunti e continuamente disattesi, per raccontare il desiderio e la paura profonda di un incontro con la Natura, dettato dalla volontà di staccarsi da quello che la società offre.

Ci sono domande banali che sentiamo pungenti, perché si è formato nell’immaginario collettivo una nozione di Natura quasi totalmente astratta. Cos'è selvaggio, cos’è l’altrove, cos’è l'incontrollabile, e come viene ricercato l’isolamento, la fuga, il raccogliersi in disparte?

La Natura è masticata e digerita dalla società del ready-made emotivo; è un’idea, un riflesso di linguaggio, un contraccolpo sull’essere umano; è distaccata da quell'oscura vicinanza con l'uomo che possiamo percepire in profondità. C’é uno scollamento che ci separa dall’esperienza e di cui solo nell’ostinazione noi possiamo provare a cogliere una traccia.

Una parte delle biografie di due personaggi viene usata nello spettacolo come pretesto, per avvicinarci a un sentire più profondo, umano e condiviso. La scelta del singolo di isolarsi e di chiamarsi fuori dalla società fa da scintilla e da nuovo punto di vista. La costruzione di un conflitto tra narrazioni, impersonificata in una figura non legata alla finzione teatrale, ma che vuole essere un archetipo.
Ricercare una narrazione di non detti, con parole e suoni e commenti: “figure come ponti” per allacciarsi all’altrove, perché la solitudine dell’individuo si manifesta come lontananza; perché un individuo isolato è comunque in un intimo dialogo con gli altri. Figure che accendono piccoli bagliori all’interno di quello strano abbandono che percepiamo intimamente quando cerchiamo di avvicinarci alla Natura, anche selvaggia, anche dell'uomo.

Cosmesi nasce 15 anni fa; è un gruppo fondato da Eva Geatti e Nicola
Toffolini che da sempre collabora con differenti artisti per sviluppare
progetti ibridi nel contesto del teatro, dell’installazione e della
performance. Il primo lavoro del 2003 aveva un titolo molto lungo, mentre l’ultima produzione (che ha debuttato al festival Drodesera
Supercontinent2 nel 2018) si intitola Cosmesi Fa Un Disco.