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2016 .1994
 
 
       

 
 
         
   
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
     
progetto e coreografia di Camilla Monga & Maya Oliva
concept Camilla Monga
regia suono e musica dal vivo LSKA
disegno luce Alessio Guerra coproduzione TANZ BOZEN- VAN BUDA COURTRAI - cango Virgilio Sieni
supporto residenziale CSC Bassano del Grappa
grazie a Fuoco alla Paglia


L'arte di dire tutto, un'incontrollata e smodata propensione a parlare con franchezza. La stessa propensione che spinge danzatori e musicisti in scena a un dialogo intimo e immediato, tradotto in un insieme astratto di regole ritmiche e figure di suono. La danza si manifesta attraverso un alfabeto nascosto, filo conduttore di un dialogo fatto di reazioni inaspettate, immagine evocate dal binomio tra suono e azione coreografica.

La danza riesce a farsi "ascoltare" senza la necessità di rendere comprensibile il contenuto verbale o senza rendere narrativo il gesto.
Musica e danza invitano il pubblico a seguire una partitura che nasce da una trasposizione ritmica di una parola pensata e mimata, ma non vocalizzata.
Ci rivolgiamo al pubblico con monologhi afoni legati al concetto dialettico della Parresia, ovvero l’arte di parlare con estrema franchezza di contenuti che si ha la necessità di esporre senza temere nessuna reazione o censura.
La performance mostra al pubblico solo l'azione della parola, ma non i suoni.Siamo impegnate in un atto liberatorio di cui non è più importante comprenderne il contenuto, ma percepire l’insieme di emozioni che si manifestano attraverso il gesto e la musica.
Non è importante il contenuto dei nostri monologhi ma è la modalità di azione. La forma e il no sense dei nostri gesti, la prossimità con il pubblico ed il vigore e il ritmo che scegliamo di utilizzare per trasmettere questa forte necessità di parlare senza filtro. Il silenzio è necessario per dar modo allo spettatore di vedere di fronte a sé uno specchio della propria parresia, i propri discorsi e parole che sente la necessità di dire.
Togliendo le parole si evidenziano le emozioni, queste risvegliano le emozioni di chi guarda (si specchia) e lascia spazio libero per "completare" la frase. Un po' come quei libri illustrati per bambini da completare con il colore.


Maya Oliva & Camilla Monga

 

Camilla Monga Dopo gli studi all’Accademia di Brera e alla
Civica Paolo Grassi di Milano, supera le selezioni per P.A.R.T.S. Academy di Bruxelles, dove approfondisce la sua ricerca coreografica con Anne Teresa de Keersmaeker, Bojana Cvejic e Alain Franco. Dal 2012 collabora come coreografa con il musicista LSKA, sviluppando una ricerca sulla sperimentazione e l’utilizzo della sound art nella creazione di performance audiovisive.
Nel 2016 il suo tributo a Edgard Varese, Quartetto per Oggetti, viene selezionato da Anne Teresa de Keersmaeker per rappresentare P.A.R.T.S. alla Biennale di Venezia. Insegna e conduce workshop per danzatori professionisti presso l’Accademia del Gesto diretta da Virgilio Sieni. Grazie all’attenzione di Susanne Franco conduce un laboratorio coreografico e pedagogico per bambini presso Palazzo Grassi a Venezia. Nelle sue ultime produzioni realizza Duetto in Ascolto con Zeno Baldi, compositore di Casa Ricordi e DIRE con la danzatrice e coautrice Maya Oliva.

www.camillamonga.com