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2014 .1994
             
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di e con Roberta Mosca
istruzioni coreografiche: Michele Di Stefano
musica: Lorenzo Bianchi Hoesch
produzione: mk 2015 in collaborazione con Storie Milanesi/Uovo Performing Arts Festival
con il sostegno di Live Arts Week

 

Sub è un progetto costruito con una modalità particolare, attraverso un dialogo a distanza con un’interprete di eccezione, a lungo performer nella William Forsythe Company, che ha accettato di produrre una danza solitaria e sferica basandosi su istruzioni e informazioni coreografiche ricevute via email. È dunque probabilmente anche un lavoro che parla della responsabilità creativa del performer in relazione al linguaggio e alla presa di possesso dello spazio. L’organismo così costruito si evolve gradualmente nel tempo, accumulando nuove informazioni, cancellandone altre, portando in scena un’evidenza corporea che ha bisogno del contatto ravvicinato con il pubblico per potersi allontanare da ogni metafora.

“Questo è quello che offriamo, uno studio posturale sulla spregiudicatezza dell’arrendersi all’esterno, un esterno accogliente perché sempre in contatto con la curvatura del mondo.
Penso che sia il contrario dell’intimità, è proprio una faccenda di esternità, un cercare in continuazione l’arrivo nell’esternità, come se ci fosse un passaggio dall’invisibile al visibile del corpo, agito attraverso l’abbandono alle differenti densità.
È molto selvatico; ma contiene delle valutazioni tecniche, contiene cioè il tempo per pensare a come disincagliare dalla pura organicità certi rapporti delle membra; è fare uno sforzo ulteriore nei confronti della organizzazione motoria per permettersi di liberare quella sfera in più, quello spazio in più. Pensare che questo è l’aperto: il luogo che le membra trasformano in spazio per far cominciare la danza.
SUB forse sta anche per subacqueo, ma è un’illusione, un desiderio. Sappiamo che non è grazie all’immergersi che riusciremo a presentarci all’aperto. È grazie all’emergere.”

     
           

Mk si occupa di coreografia e performance. Il gruppo è da subito invitato nei più importanti festival della nuova scena in Italia e all'estero con date in Giappone, Gran Bretagna, Germania, Indonesia, Stati Uniti, Spagna, Portogallo, Francia etc e una presenza costante sul territorio nazionale.
Tra le produzioni recenti le Instruction series (in collaborazione con Xing), Il giro del mondo in 80 giorni (con due danzatori della William Forsythe Company e diversi artisti italiani) Quattro danze coloniali viste da vicino e Grand Tour, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro e ricostruzione tormentata dell'esotico. Impressions d'Afrique è presentato nel 2013 al Museo Nazionale Etnografico Pigorini di Roma, alla BiennaleDanza di Venezia e al festival Short Theatre di Roma. Nel 2014 debutta Robinson, una produzione del Teatro di Roma ospitata in febbraio al Teatro Argentina in collaborazione con l'artista visivo Luca Trevisani, su musiche di Lorenzo Bianchi Hoesch, ora in tour. In luglio questo lavoro viene presentato con quattro allestimenti diversi presso il Museion di Bolzano. Nel maggio dello stesso anno viene riallestito per Biagio Caravano Giuda, progetto commissionato da Antonio Latella e riproposto a Berlino all'ICI/Institute for Cultural Inquiry nel ciclo di performance "Anatopies for a Critique of Spatial Reason". Il Festival Internazionale di Santarcangelo 2014 invita i coreografi Michele Di Stefano, Cristina Rizzo e Fabrizio Favale ad articolare con un progetto speciale la programmazione di danza del festival (Piattaforma della Danza Balinese).

Alla circuitazione degli spettacoli si affianca una intensa attività di conferenze, laboratori e proposte sperimentali, tra le quali Clima (in collaborazione con Teatro di Rome e Santarcangelo dei Teatri - performance realizzata con la partecipazione del pubblico), le Accademie Eventuali a Bologna con Margherita Morgantin (Museo Storico della Città di Bologna, Fondazione FURLA e Carisbo), Reform club per la Scuola Paolo Grassi di Milano (presentata alla BiennaleDanza 2011), due coreografie create per gli allievi dell'Accademia Nazionale di Danza, il progetto Invenzioni per la BiennaleDanza 2013 e la cura dei cicli di performance AngeloMai Italia Tropici a Roma. Michele Di Stefano è uno degli ideatori della performance L'ora in cui non sapevamo niente l'uno dell'altro realizzata per gli abitanti di un lotto del Quarticciolo/Roma nell'ambito della manifestazione sul teatro di Peter Handke (giugno 2014) ed il protagonista di Joseph_kids di Alessandro Sciarroni.

Nel 2014 riceve una commissione coreografica da Aterballetto (Upper East Side, debutto ottobre) e dalla Korean National Contemporary Dance Company (Line Rangers debutto settembre Seoul). Il gruppo è reinvitato alla BiennaleDanza di Venezia 2014 con diversi progetti: Robinson Performance (Biennale Architettura), Sahara para todos e 190 cm. ca. (con Margherita Morgantin). Nel 2012 esce per i tipi di Quodlibet, Agenti autonomi e sistemi multiagente, di Michele Di Stefano e Margherita Morgantin, un testo di istruzioni coreografiche e report meteorologici. Mk è una delle cinque compagini internazionali alle quali è dedicato il libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (UbuLibri, Milano 03). Dal 2010 il gruppo riceve il contributo del MiBACT.

Michele Di Stefano riceve nel 2014 il Leone d'Argento per la danza in occasione del 9.Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia.